Tannura, un ristorante pieno di sorprese

Gioacchino Trapani, chef palermitano con esperienze, tra l’altro a Miami, New York, la California, e perciò cosmopolita, decide giustamente di aprire un locale suo, e così, nel novembre scorso, alla Magione, in via Gaetano Filangieri, insieme alla sorella Elisa inaugura il “Tannura”. (nella foto Gioacchino Trapani, Elisa Trapani Aldo Palmeri).

Il locale prende nome da un attrezzo della tradizione popolare siciliana, un fornello in ferro portatile usato per la cottura alla brace.

In realtà la qualità del locale va  ben oltre quello che si potrebbe immaginarte associandolo al nome.

E così ho vissuto la prima sorpresa. Un ristorante dallo stile accurato e dalla cucina straordinaria.

Servizio impeccabile, tovagliato e coloritura delle pareti studiatissimi, una galleria di quadri in esposizione temporanea.

Ma, soprattutto i piatti creati da Gioacchino Trapani. Che mi anno regalato altre sorprese. Tutto ottimo, alcune cose davvero straordinarie, come il carpaccio di baccalà marinato e affumicato, guarnito con semi di girasole, o le polpettine rotonde di pesce azzurro ricoperte di sesamo, simili a cioccolitini “Rocher”. O ancora il cacio all’argintera con zucca rossa. Trapani ama fare la spesa. E si vede. La scelta degli ingredienti di prima qualità di sente all’assaggio, dopo che gli occhi hanno già goduto alla vista di una bella presentazione.

Primi tradizionali e rivisitati, così come i secondi. Cantina ben fornita.

E, dulcis in fundo, una sorpresa destinata ai mesi più caldi, quando sarà possibile mangiare sulla terrazza- giardino, tra luci d’effetto, al fresco di un’enorme strelitzia, e dove, in un angolo ci sarà pure uno spazio giochi per i bambini.

Ah, non dimentichiamo il dessert! Pere sciroppate con crema chantilly? O i cannoli fatti di pasta al filo ripieni di una crema di ricotta così leggera. così…..

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