Servizio su Palermo del New York Times

Palermo in 36 hours from NYT
Il New York Times dedica un ampio servizio alla città di Palermo.

Lo fa per mano e per gli occhi di una delle sue firma la giornalista Ingrid K. Williams, in un articolo pubblicato sulla versione online del quotidiano del 18 dicembre scorso.

La Williams descrive un week end in città, e lo fa rendendo onore e riconoscimento alla città, la quale è attraversata dall’autrice che ne racconta i luoghi più significativi e famosi. Dal Capo ai Quattro Canti, dal Porto al Teatro Massimo, dal Foro Italico alla Galleria di Arte Moderna, dalla Cattedrale alla Cappella Palatina e Villa Bonanno. La vacanza in città non può prescindere dall’esperienza gastronomica.

Ingrid Williams non manca di  elogiare la città, riconoscendone la capacità di intrapresa di un percorso di rinascita. E sul Teatro Massimo: “dopo un decennio di decadenza, dovuto a problemi di bilancio e problemi di corruzione, il più grande teatro lirico d’Italia sta ricostruendo la sua reputazione, grazie agli spettacoli prodotti”.
Né manca di sottolineare la ricchezza culturale di Palermo, che conta una varietà quanto mai ricca di stili epoche e culture diverse. La redattrice individua nella Galleria d’Arte Moderna un luogo capace di esprimere  tale ricchezza.
Soddisfatto il primo cittadino, Leoluca Orlando “Ancora una volta – ha detto Orlando – dopo il Financial Times e Swide, una grande testata internazionale dedica attenzione a Palermo e alla sua rinnovata capacità di essere città accogliente per i turisti. Non poteva esserci conclusione migliore per un anno che ha visto una grande ripresa dei flussi turistici verso la nostra città, con l’exploit dell’aeroporto Falcone-Borsellino e del Porto che hanno accolto migliaia e migliaia di turisti anche da nuove ed importanti rotte internazionali”.

 

Venerdì

1. ART MOVEMENT, 4 P.M.

Una scena artistica in evoluzione dimostra che barocco e contemporaneo possono coesistere fianco a fianco. Ai a Quattro Canti, un incrocio storico con fontane ornate e statue di marmo. A pochi passi dal florido barocco si trova la Galleria “Francesco Pantaleone” uno spazio al secondo piano dalle pareti bianche che presenta mostre concettuali da stelle nascenti dell’arte italiane come Giuseppe Lana (gratuito).

La giustapposizione prosegue con le mostre d’avanguardia a Palazzo Riso, una costruzione di fine-barocco il cui restauro dopo decenni di abbandono ha reso possibile farne la sede del Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia (ingresso, 6 euro). Ma la differenza di età tra le opere e le pareti è più pronunciato alla Galleria d’Arte Moderna, o GAM, che si è stata trasferita in un complesso di strutture interconnesse – tra cui un ex convento francescano – risalente al 15 ° secolo (ingresso, 7 euro) .

2.WINE TIME, 7 P.M.

I vini siciliani sono diventati i prediletti sommelier negli ultimi anni, per una picoola bevuta prima di cena. Da segnalare è l’Enoteca Vino Veritas, un piccolo negozio di vini di quartiere che funge anche da ritrovo locale di basso profilo per l’ aperitivo. La mescita dei caratteristici vitigni siciliani come Grillo e Nero d’Avola avviene sul banco del piccolo bar in legno ed è accompagnata da una generosa varietà di snack.

TASTE OF SICILY, 9 P.M.

Avventuratevi nei vicoli tortuosi del quartiere Capo per un assaggio gratificante del territorio a PerciaSacchi, un ristorante d’avanguardia inaugurato nel 2012 da due giovani donne. Il ristorante dall’atmosfera intima prende il nome da un antico grano siciliano, dedicato alla filosofia chilometro zero,  propone menù stagionali ispirati alle ricette tradizionali. Ultimamente, proponeva un piatto di croccanti sarde allinguate, una specialità palermitano di sardine marinate e fritte (14 euro). C’era anche un assaggio creativo di sfincione, che ripensa il semplice cibo di strada come una pizza a lievitazione naturale condita con ricotta dalla vicina Gangi, tuma, mollica di pane e una generosa grattugiata di bottarga (14 euro). Da bere, provate un vino biodinamico della produttrice siciliana Arianna Occhipinti, o una birra doppio malto artigianale del locale birrificio Trimmutura.

4.WALL-TO-WALL PARTY, 11:30 P.M.

Dietro la distesa verde del Foro Italico, quasi 10 acri di prato che si affaccia sul mare, massicce mura di pietra nascondono un insolito locale che anima la vita notturna. Il  Kursaal Kalhesa è un complesso di forma irregolare che si trova in un palazzo spettacolare con sale cavernose in pietra che ospitano musica ed eventi culturali. A seconda della sera, potreste trovarvi sistemati in un bar romantico ascoltando jazz o una band dal vivo, o ballare in una discoteca con un DJ che vi trascina sotto antichi soffitti a volta in pietra.

Sabato

5.MARKET FIND, 10 A.M.

Il caos del mercato di strada del Capo – con i venditori che bandiscono le loro merci con le loro frasi musicali alla folla che procede a spintoni, tra quarti di bue sanguinanti e scooter che svettano attraverso i vicoli affollati – vii sveglia più velocemente di quanto riesca a fare un forte caffè espresso. Dopo aver gettato un’occhiata, scivolate oltre le bancarelle fatiscenti ed entrate nella Chiesa dell’Immacolata Concezione al Capo, un tesoro indubbiamente imperdibile di fattura barocca (ingresso, 1 euro). L’esterno semplice di questa chiesa del 17 ° secolo non suggerisce la magnificenza che attende all’interno: meravigliosi bassorilievi, magnifici affreschi, statue di marmo e pareti ricche di intarsi intricati che sono ancora più  sorprendenti al contrasto con il caos del mercato proprio lì fuori.

6.LUNCH WITH LOCALS, NOON

Per quattro decenni, la famiglia Corona ha gestito l’osteria Vini del Paradiso, un’osteria aperta solo a  pranzo frequentato da famiglie multigenerazionali e gruppi di uomini ben curati che assomigliano a comparse di un film mafioso. E’ bene arrivare presto se vuole  fissare uno dei pochi tavoli all’interno dello spazio deliziosamente spartano decorato con foto ingiallite di ex papi. Non ci sono i menu, sarà il proprietario a suggerire i piatti del giorn, i migliori dei quali sono a base di frutti di mare, calamari arrosto, caponata di pesce spada e gli spaghetti con acciughe e pangrattato tostato. Il pranzo per due, circa 30 euro (solo contanti).

7.GOLDEN OLDIES, 2 P.M.

Che sia il vostro primo viaggio o il  vostro decimo, una visita a Palermo non è completa senza una sosta al Palazzo dei Normanni, il palazzo reale. I giardini ristrutturati della vicina Villa Bonanno con l’ombra delle loro palme rendono la passeggiata più piacevole, intorno alla grandiosa cattedrale della città in tutto il suo splendore normanno-moresco-gotico-neoclassico. Chi visita la città per la prima volta deve procedere direttamente alla Cappella Palatina, la cappella dorata dei re normanni, per ammirare i mosaici bizantini d’oro (ingresso, 10 euro). Altri potrebbero preferire una visita alla mostra temporanea al primo piano, che ha recentemente ospitato un’esposizione di grande successo a tema sulla crocifissione dall’artista colombiano Fernando Botero.

8.LET THEM EAT TORTA, 4:30 P.M.

Per provare che la scelta di dolci siciliani si estende ben oltre il cannolo ripieno di crema di ricotta e la cassata, visitate la Pasticceria Cappello, che si trova in una strada fatiscente dietro il palazzo. Da non perdere il torta “Setteveli”,  una torta originaria della città realizzata con sette strati di cioccolate alle nocciole. O se preferite i gelati, puntate verso “Al Gelatone”. Questo negozio colorato gelato vi spaletta decine di varianti artigianali, come anguria, granita, sorbetto al limone e basilico,mandorla tostata, mandorla e pistacchio tutti proposti anche nello stile siciliano, in una dolce brioche.

SICILIAN THEATRICS, 8 P.M.

La grandiosa facciata di arenaria color ocra del Teatro Massimo, fiancheggiata da palme, sarà familiare ai cinefili: Le scene finali di “Il Padrino parte III” sono state girate sui gradini del teatro. Ma ora, dopo decenni  di problemi di bilancio e accuse di corruzione, il più grande teatro lirico d’Italia sta costruendo una reputazione per le performance in scena.

Il nuovo anno ci porterà una nuova stagione di balletti, concerti e, naturalmente, opere, tra cui “Götterdämmerung” (il Crepuscolo degli Dei) di Wagner e “Attila” di Verdi. Biglietti a partire da 12 euro.

10.STREET EATS, 10 P.M.

La varietà del cibo di strada di Palermo – dalle arancine (palle di riso fritto) alle  stigghiola (intestini) alla brace – è leggendaria. Per trovare varietà e un po’ di  comodità andate da Nni Franco u’ Vastiddaru, un ristorante street-food con tavoli e sedie di plastica su una piazza adiacente. La specialità sono le panelle, frittelle di farina di ceci rettangolari, servito su un panino con grani di sesamo. Accoppiatele con il fritto misto, un mix di arancine e crocchette, o con il ca pani ‘meusa, un panino con la milza e il formaggio. Cena per due, circa 20 euro.

11.UNITED WE DRINK, 11:30 P.M.

La tendenza  della tecnica creativa del cocktail di birra deve ancora approdare sulle coste della Sicilia, ma il Bar Garibaldi dimostra che non è necessario per un piacevole drink a tarda notte. Così chiamato in onore del protagonista principale dell’unificazione di quello che era allora il Regno d’Italia, il luogo di ritrovo in cui calare riunisce una folla eclettica tutti dagli studenti ai forti bevitori comunisti. Ordinate un Negroni al bar, trovate un posto nella parte posteriore, tra manifesti di propaganda e scaffali di letteratura di sinistra, e godetevi la musica e l’atmosfera socievole.

Domenica

12.CROSSROADS OF CULTURE, 10:30 A.M.

Dopo un restauro di cinque anni Palazzo Branciforte, che ha riaperto nel 2012,  si è trasformato da monumento in disuso in uno splendido centro culturale (ingresso, 7 euro). L’architetta italiana Gae Aulenti ha progettato il moderno museo all’interno del palazzo del 17 ° secolo, dove le esposizioni includono collezioni di manufatti siciliani e monete Aragonesi risalenti al 13 ° secolo. Ancora più emozionante è il Monte di Santa Rosalia, un ex archivio di legno con un labirinto di scaffali, scale e piattaforme che oggi ospita mostre d’arte temporanee.

13.ALFRESCO ARANCINE, 1 P.M.

Un pasto completo può essere fatto con una sola arancina , una morbida palla, all’Antico Caffè Spinnato, un caffè storico su una via pedonale. La versione tradizionale consiste in una croccante palla dorata di riso ripieno di ragù, ma la scelta migliore qui è l’ arancina con burro 8in italiano nel testo) (1,80 euro). Sedetevi ad uno dei tavoli dei caffè all’aperto e guardate la città che passeggia in tutta la sue eleganza della Domenica e che compra vassoi di deliziosi dessert da portare a casa. E non dimenticate i cannoli.

Dormire

L’Alma Hotel a conduzione familiare (Via Mariano Stabile 136, Alma hotel.it, a partire da 110 euro) è a pochi passi dal Teatro Massimo e dispone di sette camere decorate in un colorato stile contemporaneo.

Il vicino Grand Hotel et Des Palmes (via Roma 398, Grand Hotel des palmes.com, da circa 90 euro) è stato fondato nel 1874 e ha ospitato personaggi illustri come Richard Wagner e Francesco Crispi. Questa bellezza Belle Époque può mostrare la sua età, ma ogni spazio, dall’elegante hall alle 172 camere sfarzose, rimane intriso di fascino del vecchio mondo.

NYTIMES



Lascia un commento

YOU MAY LIKE