Villa Sant’Isidoro. L’incanto di un’eco lontana

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L’incanto di un’eco lontana

Villa Sant’Isidoro

Bagheria, città delle ville; ognuna con la propria storia, la propria leggenda si mostra come un complesso nucleo strutturale avente quasi, un’identità autonoma. Tra le tante ville però, una in particolare riesce a restituire voce al proprio passato: è Villa Sant’Isidoro De Cordova. Databile intorno alla metà del Settecento, come attesta la data di fine affresco posta sul trompe l’oleil.

Il Sig. Domenico Angileri, apre i battenti alla sua incantevole Casa Museo, mostrando con disponibilità e cortesia le meraviglie custodite all’interno. Non appena varcata la soglia d’ingresso, ogni angolo racconta la propria storia…e da qui, inizia il dialogo delle cose e tra le cose; quel sentire poetico che riesce a far assaporare l’essenza di un luogo.

Le scale, come invitanti bracci adunchi, conducono all’ingresso e non appena l’aperto lascia spazio al chiuso, magicamente si torna indietro nel tempo. Si ode un dialogo fatto di sussurri, quasi richiami o silenti respiri: gli oggetti. L’uno sull’altro invitano ad essere osservati, nel magico regno di una Casa Museo quasi vivente. Dall’alto custoditi dagli affreschi, dal basso sorretti da splendide ceramiche scorticate di storia; alle pareti le tele di Jusepe de Ribera, Pietro Novelli e Scipione Compagno che dal cretto delle superfici, esclamano la potenza di un tesoro ritrovato.

Villa Sant’Isidoro è uno di quei pochi musei, che riesce a catturare il visitatore nel fascinoso viaggio della storia, dei personaggi, di austere figure nobiliari. Attorniati da reperti di inestimabile valore ad oggetti d’epoca di uso comune, la potenza emozionale raggiunge l’apice nell’osservare gli splendidi abiti della marchesa, che come reliquie, vivono appesi all’interno di un armadio: vicino a quell’anta semi-aperta l’odore del tempo trascorso, l’immobile scruta da quel varco ligneo e ti invita a riflettere la tua immagine su quella lastra specchiante logorata dal tempo: lo specchio, che ancora conserva gelosamente, le fluttuanti movenze di una giovane marchesa.

Su di un ripiano ancora le lettere di raffinata calligrafia, le armi, le collezioni, gli oggetti preziosi. Un’enorme tela alla parete ritrae la bellezza immortale della giovane marchesa: un lungo abito ceruleo dai preziosi merletti, un volto elegante ed un bianco levriero primeggia sovrano, sulla composizione; e ancora ritratti sui muri si presentano austeri ai viandanti. Gli allestimenti curati dalla Dott.ssa Stefania Randazzo, permettono al fruitore di leggere gli oggetti in un’accurata nonché chiara esposizione, permettendo di osservarne le fattezze liberi dagli schemi asettici e spesso noiosamente monotoni tipici degli allestimenti museali.

Villa Sant’Isidoro è un luogo che parla. Ogni ambiente colmo di reperti, di storie e curiosità del tempo. Dalla terrazza, il vento tiepido siciliano lascia spazio al sole, al caldo, al cielo per poi, guardare giù ed essere inebriati dal magico mistero celato dalla fitta vegetazione: l’accesso alle grotte, ai cunicoli. Tra il mobilio prezioso ed esclusivo, spiccano oggetti d’un tempo lontano, che con distinta presenza, si vestono da attori protagonisti narranti di storie, come voci fuori campo, conducono il gioco.

Il gioco alla scoperta delle preziosità esposte, il gioco alla contemplazione delle atmosfere sigillate dagli ambienti; Il gioco, quel gioco in grado di udire le risa di epoche lontane, le grandi feste, i ritratti nobiliari, le masserie d’un tempo. Percorrere gli ambienti di Villa Sant’Isidoro non è una visita, bensì un suggestivo viaggio nel tempo, nella cordiale atmosfera creata dal personale, la Dott.ssa Concetta Rotino ed il Dott. Giuseppe Tegnenti, essenziali supporti nel trascorrere gaudioso del tempo.

di Barbara Correnti

ORARI DI APERTURA:
dal Martedi al Sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle ore 18
DOMENICA dalle 10 alle 13
Chiuso il Lunedi
Accesso ultima visita al museo primo turno ore 12,30 e secondo turno ore 17,30



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