Importanti lavori al porto di Trapani

Una serie di interventi rilanceranno il porto di Trapani.

Sarà pronto prima dell’estate il nuovo Fast Ferry Terminal per i passeggeri che attendono l’imbarco per le Egadi.

Il progetto, ormai di imminente ultimazione, si configura come un trilite che ospita al suo interno diverse funzioni, tra cui: una biglietteria al coperto con otto postazioni, una zona di sosta esterna al coperto con ampie sedute in legno, un bar con area di mescita all’aperto e una sala d’attesa climatizzata per circa 70 persone, con annessi servizi igienici.

L’obiettivo perseguito è quello di dare il massimo comfort agli utenti in transito verso le isole senza impattare sulla qualità paesaggistica dei luoghi.

L’avanzamento dei lavori è stato presentato a Trapani dal presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, alla presenza del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida,del direttore marittimo della Sicilia Occidentale e comandante della Capitaneria di porto di Palermo, Roberto Isidori, del comandante della Capitaneria di Porto di Trapani, Franco Maltese, e del segretario generale dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, contrammiraglio Salvatore Gravante

L’intervento prevede la collocazione del manufatto lungo la Banchina Dogana e la sostituzione di una porzione della pavimentazione preesistente in banchina per ulteriori 443,00 mq rispetto alla superficie occupata dal terminal che è di 685,78 mq (80,68×8,50 m). Gli interventi sono in corso di ultimazione, e quindi già individuabili sui luoghi, gli elementi strutturali fondanti e in elevazione.  Il principio generatore del progetto è stato quello di mantenere la massima trasparenza e continuità fisica e percettiva, a oggi esistente, tra il lungomare e il suo fronte cittadino, cifra caratteristica di questa città-porto.

La progettazione esecutiva del Trapani Cruise – RoRo Terminal sarà ultimata il prossimo aprile e il costo previsto è di 3 milioni di euro. La riconfigurazione della stazione marittima e delle aree di pertinenza riguarda l’intero waterfront, e il rifacimento della recinzione attualmente esistente sulle vie Regina Elena e Ammiraglio Staiti, quasi fino in prossimità del nuovo Trapani Fast Ferry Terminal.

Sono anche state avviate le procedure propedeutiche al dragaggio del porto per garantire la profondità di -11 m nell’avamporto e di -10m all’interno del porto. I sedimenti da movimentare saranno circa 1.300.000mc. Per il miglioramento delle manovre di ingresso e di ormeggio anche di navi di grosse dimensioni, si procederà al “salpamento” di gran parte del molo Ronciglio, in modo da garantire un canale di accesso al porto di larghezza pari a circa 250 m.

Partite pure le necessarie operazioni di manutenzione: manti stradali delle banchine, recinzione del porto, interventi sull’impianto di illuminazione pubblica, sostituzione parabordi, rifacimento servizi igienici, collocazione segnaletica in area portuale.

“L’attenzione dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale su Trapani – ha detto Monti – è molto alta come testimoniano l’intenso lavoro già iniziato e gli investimenti già deliberati per la necessaria manutenzione, l’adeguamento dei fondali, la riqualificazione della stazione marittima e il nuovo Fast Ferry Terminal. Il dragaggio del porto con il ripristino dei fondali – anche se non c’è ancora la convenzione – è entrato finalmente a pieno titolo nel PON Infrastrutture e Reti 2014/20 e sarà finanziato: nel frattempo noi lavoriamo per rendere il progetto maturo e finanziabile, attraverso le caratterizzazioni già avviate. Tanta attività pone le basi perché il porto più occidentale della Sicilia diventi uno scalo crocieristico complementare a Palermo, con l’ulteriore possibilità di specializzarsi in porto contenitori, disponendo di una vasta area alle spalle da destinare a tale funzione”.

L’autorità portuale ha avviato i contatti con la Scuola Politecnica dell’Università di Palermo per la redazione del Piano Regolatore di Sistema Portuale, completo di tutti i presupposti, anche progettuali, propedeutici alla redazione del nuovo Piano regolatore del porto di Trapani. Quello attuale risale al 1962.

Nel corso della conferenza stampa il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti e il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, hanno siglato anche un accordo per la programmazione in sinergia delle aree di interfaccia città-porto.

Si tratta – ha spiegato Monti – di un accordo utile per l’individuazione di strategie di sviluppo economico e produttivo legate all’interazione tra il porto e il territorio. Una visione comune sui futuri scenari di sviluppo di due entità intimamente legate: città e porto, attraverso una ricerca di nuove e innovative prospettive per un binomio così antico. I nuovi fronti marittimi delle città portuali vengono oggi intesi non più come ultime, e talvolta slabbrate, propaggini di una città ricca di storia ma, come nel passato, autentiche porte a mare, finalmente ripensate e riprogettate come inediti cuori di una vita sociale che recupera spazi per troppo tempo negati o pressoché inaccessibili”.

C’è grande condivisione e un lavoro di sinergia con l’AdSP – ha detto il sindaco Tranchida – nel rispetto delle rispettive competenze e con la comune voglia di correre. Il nostro approccio prevede un confronto con tutti gli enti coinvolti e con gli operatori ma, dopo la condivisione, bisogna procedere in maniera spedita per recuperare il tempo perduto”.  

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