Sport per 150 ragazzi rifugiati

Prenderà il via un progetto fondamentale per l’integrazione. 150 ragazzzi tra i 18 e i 30 anni tra i richiedenti asilo politico e i rifugiati faranno sport. Grazie al CUS all’Università e al Comune di Palermo che ha patrocinato l’iniziativa, i ragazzi parteciperanno ad un seminario che li introdurrà a cinque discipline sportive, calcio a 5, atletica, cricket, badmington e pallavolo, quindi prenderanno parte ai relativi tornei.

Il progetto denominato “Centred by sport” si avvale della collaborazione dei sistemi di protezione per richiedenti asilo e i rifugiati (SPRAR) e del Centro internazionale promozione educazione e sviluppo, (CEIPES).

Attraverso lo sport i ragazzi avranno il primo approccio concreto con i valori e le regole dei Paesi europei.

CENTRED BY SPORT: Applausi e grandi consensi illuminano la partenza di questa avventura

 

Presenti, il project manager del Cus, Rosario Genchi, il presidentye del Cus Palermo Rosolino Siculiana, l’assessore alla Partecipazione e Migrazione del Comune di Palermo, Giusto Catania, il vice questore di Palermo Claudio salusti, la Presidente della consulta delle culture Delfina Nunes.

I riflettori, quindi, si sono accesi sull’ideatore di Centred By Sport, Ibra Kobena e sul Presidente del CEIPES, Musa Kirkar, fondamentale partner in questa grande avventura. Entrambi hanno avuto modo di sottolineare quanto lo Sport riesca unire popoli e società diverse, in un clima di collaborazione, dedizione e passione
Lo Sport è uno degli strumenti più efficaci per abbattere le barriere, unire e favorire l’integrazione. Questo messaggio è stato recepito e ribadito da tutti i presenti. E questo è il primo grande successo di Centred By Sport, che parte ufficialmente col sottofondo più incoraggiante: gli applausi.

Un momento dell’intervento dell’assessore Giusto Catania

“La scelta della città di Palermo di insistere con forza sulla necvessità di cambiare l’impianto delle politiche dell’immigrazione ha un grande valore culturale – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – . La nostra amministrazione ha scelto di lanciare una grande battaglia per le idee su scala internazionale, che abbiamo sintetizzato nella Carta di Palermo, l’unico impianto che può ribaltare le logiche repressive e proibizioniste che producono due effetti: la clandestinità e le morti quotidiane nel tentativo di arrivare in Europa. L’ispirazione della Carta di Palermo è perfettamente contenura nel progetto del Cus, poichè entrambi sono guidati dalla medesima logica”.

 

 

 



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