L’esperienza olandese per realizzare piste ciclabili a Palermo

Si è svolta stamane, nello spiazzo antistante il Museo Pitrè, una seduta pubblica sulle iniziative intraprese con il sostegno dell’esperienza olandese per incrementare l’uso della bicicletta a Palermo.

L’idea di fare di Palermo una città più “ciclabile” nasce nello scorso giugno in occasione della visita dei Reali d’Olanda.

Sul palco a parlare di biciclette il sindaco Leoluca Orlando, Aart Heering, dell’Ambasciata dei Paesi Bassi, l’esperto di mobilità e biciclette Tom Parr, inglese naturalizzato olandese, Giovanni Guarneri di Ciclabili Siciliane, Daniele Panzarella della Federazione FIAB.

 

Abbiamo intervistato l’esperto e appassionato Aart Heering

Che cosa occorre a Palermo per realizzare le piste ciclabili?

“Rispondo con frase del sindaco: le infrastrutture stradali e le infrastrutture mentali. Attualmente a Palermo l’1% del trasporto urbano è su bici, ad Amsterdam si arriva al 40%”

Quindi Palermo è piuttosto lontana dagli standard?

“Non possiamo dire questo. Palermo è in linea con tantissime altr città. E’ Amsterdam che all’avanguardia in questo”

Come mai Amsterdam è arrivata a questo risultato?

“Negli anni dal dopoguerra fino al boom economico l’Olanda aveva incentivato l’uso e l’acquisto delle automobili. La crisi petrolifera degli anni Settanta è stata decisiva, insieme ad una nuova cultura per l’ambiente. Oggi l’Olanda ha un’esperienza in materia tale da giustificarne la diffusione in altre città”.

Quanto tempo pensa che ci vorrà per rendere Palermo “abbastanza” ciclabile, senza arrivare ai primati olandesi?

“Direi che con la velocizzazione dei processi di conoscenza dovuti soprattutto a Internet e l’applicazione dell’esperienza accumulata in Olanda, ottimi risultati si potrebbero ottenere già nell’arco di una decina d’anni”.

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