“I love Europe – Stati Uniti d’Europa sogno o realtà” un libro scritto tra testa e cuore

Carlo Triolo, docente, originario dell’agrigentino, viaggiatore per passione più che per necessità, ha vissuto a lungo nei maggiori paesi europei soggiornandovi sia prima che dopo l’adozione della moneta unica, avvenuta nel 2002.

Questo ha permesso a Triolo di mettere a fuoco alcuni aspetti fondamentali della comunità degli europei, dove la parola comunità va intesa nella sua accezione più profonda e nobile, ossia insieme di individui uniti da legami profondi.

Forse il limite al senso di comunità va ricercato nelle diversità che le varie culture hanno affinato nei secoli, mentre le basi e i fondamentali restano gli stessi, per tutti, come suggerisce Francesco Sicurello nella prefazione al volume.

Triolo nel suo libro “I love Europe – Stati Uniti d’Europa sogno o realtà” spiega con chiarezza perchè non possiamo non dirci europei, e lo fa seriamente, anche quando, raccontando, riesce a farci anche ridere.

L’amore per la sua terra è sempre presente, ma ciò non gli impedisce di amare anche altri paesi europei, nè gli impedisce di riconoscere i fattori che talvolta costituiscono un ostacolo al pieno sviluppo della sua terra.

Alla fine Triolo snocciola una variegata e divertente lista di cose da fare per aiutare le piccole comunità e impedirne lo spopolamento, lista formulata da un suo amico, il paesologo Franco Arminio. Tra le cose da fare: imparare a fare il formaggio e distendersi ogni tanto per terra a pancia in giù!

Una prospettiva glocal, potremmo concludere, ma sarebbe riduttivo, perché la visione di Triolo sembra voler quadrare il cerchio. Europa unita, in equilibrio e armonia, fatta anche di piccole comunità, piccole ma non per questo prive di tanta storia, cultura e contenuti, da condividere, con l’Europa tutta.

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